soprattutto sull\u2019anno successivo!<\/strong><\/p>\n\n\n\nInfine, \u00e8 bene ricordare che \u201cMolti tagliano, pochi potano\u201d detto che descrive come la potatura sia un processo molto pi\u00f9 complesso rispetto al semplice taglio di rami.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019epoca di potatura dell\u2019Olivo pi\u00f9 opportuna \u00e8 tra la fine dell\u2019inverno e inizio primavera (Marzo-Maggio) prima che avvenga l\u2019emissione delle mignole, strutture a grappolo che portano le infiorescenze dell\u2019olivo. <\/p>\n\n\n\n
Sono da eseguire prima solo se la potatura comporta un\u2019eccessiva caduta di rami sulle infiorescenze. A volte si pota l\u2019olivo dopo la raccolta oppure in inverno inoltrato, come avviene in quasi tutte le piante da frutto.<\/p>\n\n\n\n
Questo per\u00f2 non \u00e8 da considerarsi corretto in quanto la potatura stimola l\u2019emissione di una nuova vegetazione e potrebbe, se effettuata troppo presto, subire delle conseguenze in caso di freddi tardivi. P<\/p>\n\n\n\n
ertanto in base alla collocazione geografica e climatica \u00e8 opportuno scegliere il periodo pi\u00f9 opportuno.<\/p>\n\n\n\n
La prima operazione per una corretta potatura dell\u2019olivo \u00e8 quella di individuare nella pianta la forma di allevamento. <\/p>\n\n\n\n
Se non avesse la forma desiderata si potrebbe intervenire con forti tagli, comunemente definiti tagli di Riforma. <\/p>\n\n\n\n
La potatura di Riforma riguarda soprattutto le piante vecchie e abbandonate. Essa comporta anche l\u2019esecuzione di tagli di grosse dimensioni che potrebbero riguardare le branche principali.<\/p>\n\n\n\n
Tali potature vengono eseguite da personale preparato che per tale operazione utilizza segacci da potatura e motoseghe. <\/p>\n\n\n\n
Anche durante i tagli di riforma \u00e8 bene salvaguardare la dominanza apicale, fenomeno con cui l\u2019apice inibisce e controlla lo sviluppo delle gemme laterali, regolando quindi la forma della pianta stessa. <\/p>\n\n\n\n
Grazie a questo fenomeno la pianta assume il tipico portamento \u201cbasitono\u201d (coni rovesciati, tratteggio in figura).<\/p>\n\n\n\n
Le forme di allevamento pi\u00f9 comuni sono il Monocono o il vaso Policonico<\/strong>. <\/p>\n\n\n\nIl primo \u00e8 caratterizzato dall\u2019avere un solo asse centrale dal quale si inseriscono le branche laterali che devono mantenere una posizione orizzontale.<\/p>\n\n\n\n
Tale condizione deve permanere con le operazioni di potatura. Pertanto, verranno eliminati tutti i rami che saranno posti verticalmente e denominati succhioni.<\/p>\n\n\n\n
Nel vaso policonico invece abbiamo dalle 3 alle 4 branche che si inseriscono a 45\u00b0 sul tronco che normalmente \u00e8 abbastanza corto (80-100 cm).<\/p>\n\n\n\n
Una volta individuata la forma di allevamento si procede ad eliminare i polloni (rami vigorosi che prendono origine dalla zona del colletto).<\/p>\n\n\n\n
Poi \u00e8 la volta dei succhioni presenti nei pressi del tronco o sulle branche principali.<\/p>\n\n\n\n
Si tratta di rami altrettanto vigorosi generalmente sterili che possono essere utilizzati solo nel caso in cui sia necessario costruire una nuova branca.<\/p>\n\n\n\n
Infine, i rami che attraversano la chioma da una parte all\u2019altra: questi devono essere eliminati fin dalla loro origine. <\/p>\n\n\n\n
Spesso la presenza di un\u2019eccessiva produzione di strutture vigorose come succhioni e polloni \u00e8 sinonimo di una scorretta potatura.<\/p>\n\n\n\n
Pertanto, in taluni casi \u00e8 opportuno interrogarsi sui motivi di tale abbondanza prima di eseguire i suddetti tagli.<\/p>\n\n\n\n
A questo punto una volta \u201cripulita\u201d la pianta da polloni, succhioni e rami invadenti siamo in grado di individuare la cima di ogni branca. <\/p>\n\n\n\n
Ci\u00f2 \u00e8 fondamentale in quanto, come sopra detto, controlla lo sviluppo dei rami sottostanti. <\/p>\n\n\n\n
Individuata la cima della branca, che deve avere la stessa direzione della branca principale, si eliminano tutti i rami dorsali della branca, creando il cosiddetto \u201csvuotamento\u201d del vaso policonico. <\/p>\n\n\n\n
Cos\u00ec anche sui rami secondari si elimina tutto ci\u00f2 che cresce in senso verticale. Dopo queste operazioni si effettua una rifinitura della chioma, eseguendo dei tagli di ritorno (vedi figura sopra).<\/p>\n\n\n\n
Essi hanno l\u2019obiettivo di eliminare i rami cosiddetti esauriti, che hanno prodotto l\u2019anno precedente, ringiovanendo la pianta.<\/p>\n\n\n\n
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