LA BOLLA DEL PESCO 🍑
La bolla del pesco è un fungo che colpisce gli alberi da frutto (drupacee), in particolare il pesco e più raramente l’albicocco, il ciliegio e il susino.
Il fungo si chiama bolla perché si manifesta con delle bolle di colore giallo, arancio e rosso sulle foglie e sui frutti nel caso vengano attaccati.
In caso di attacco I fiori cadono e quelli che riescono a salvarsi danno vita a frutti piccoli e insipidi perché hanno ricevuto poco alimento dalle foglie.
La bolla del pesco é un fungo che predilige l’umidità e temperature comprese tra 7 e 28 °C.
L’innalzamento anche leggero della temperatura può invece aiutare la ripartenza del patogeno dormiente.
Fondamentale è prevenire la malattia, in quanto non esistono prodotti curativi e quando compaiono le prime bolle è già tardi.
Bisogna per prima cosa raccogliere ed eliminare le foglie cadute in inverno, ed eventualmente passare la spazzola per tronchi raccogliendo con cura tutti i residui.
Perche’ sulle foglie colpite e sulle fessure si conservano le spore che colpiranno di nuovo in primavera.
Sulle piante non colpite bastano due trattamenti preventivi, a base di sali di rame, uno alla caduta delle foglie in autunno e l’altro prima che le gemme si aprono.
Quindi in primavera è importantissimo trattare la pianta quando le gemme sono ingrossate ma non ancora aperte, tra l’inizio di febbraio e l’inizio di marzo, secondo la temperatura e la piovosità.
IN CASO DI PIOGGIA?
- Nel caso ci siano piogge continue oppure nelle piante attaccate pesantemente, si può ripetere il trattamento quando le gemme si stanno aprendo e s’intravvedono i petali rosati, non ancora aperti.
Non effettuare mai il trattamento in fioritura perché danneggeremmo gli insetti impollinatori come le api, ma appena i petali sono caduti si può ripetere.
Si può effettuare un ultimo trattamento anche alla formazione dei frutti quando sono ancora piccolissimi (1 cm di diametro).
Dopodiché si sospendono i trattamenti che si riprendono poi subito dopo la caduta delle foglie.
I principi attivi che si consigliano sono i sali di rame (ossicloruro, solfato, poltiglia bordolese ecc.) ammessi in agricoltura biologica.
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