IL CARCIOFO PROPRIETA’ E COLTIVAZIONE
TUTTO SUL CARCIOFO
PROPRIETA’
Il carciofo è ricco di acqua, proteine, carboidrati, fibre, minerali e vitamine.
Ha potere antiossidante (combatte l’azione dei radicali liberi, proteggendo l’organismo dell’invecchiamento cellulare e dall’insorgenza di tumori), depurativo e diuretico.
Riduce il livello di colesterolo cattivo e di glicemia.
Aiuta a regolare la pressione sanguigna e ha benefici anche sul cervello.
COLTIVAZIONE
Il carciofo è una pianta di facile coltivazione e di lunga durata. Una carciofaia può durare anche 10 anni.
Si adatta a tutti i tipi di terreno. Il suo ciclo naturale è autunno-primaverile.
PREPARAZIONE DEL TERRENO
Vangare il terreno in profondità e arricchire con letame o stallatico.
COME PIANTARE
Le piante vanno posizionate ad un metro tra le file e lungo la fila. Si consiglia di zappare periodicamente attorno alle piante per arieggiare le radici e togliere le erbacce.
Alla ripresa vegetativa concimare con stallatico o concime misto organico.
Le piante di carciofo producono in periodi non siccitosi, comunque nel caso di stress idrici bagnare abbondantemente le piante per non compromettere la produzione.
RACCOLTA
La raccolta del carciofo è scalare e si raccoglie quando il capolino ha raggiunto le giuste dimensioni e le punte sono ancora ben chiuse.
Se si lascia invecchiare, diventa duro.
POTATURA
Dopo il primo anno dall’impianto bisogna eseguire la scarducciatura: il carciofo produce dei getti alla base della pianta detti carducci, questi vanno eliminati e lasciati 2/3 per pianta. Solo quelli più forti per ottenere una produzione più abbonante.
Gli steli delle piante che hanno prodotto frutti vanno recise alla base non appena perdono le foglie.
UTILIZZI IN CUCINA
Il carciofo si può consumare crudo in modo che mantenga tutte le sue proprietà benefiche oppure cotto (bollito, arrostito).
CONSERVAZIONE
In frigorifero si conservano fino a 7 giorni.
CONTROINDICAZIONI
Nonostante abbia molte proprietà, ha anche delle controindicazioni. E’ sconsigliato l’uso per chi soffre di calcoli biliari, perché può favorire l’insorgenza di coliche.
E’ controindicato in allattamento perché riduce la produzione di latte materno.
SE QUESTO ARTICOLO TI E’ PIACIUTO, DAI UN OCCHIATA ANCHE AL SEGUENTE !